TRESERE 2019

Lunedì, 16 settembre 2019
È bello per noi stare insieme
Educatori e ragazzi: una gioia possibile oggi

Katia Bolelli
psicopedagogista - 
ISSR Facoltà Teologica del Triveneto; membro della Commissione nazionale per la Formazione dell’UCN

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Presentazione di Cesare Missiroli, Vice incaricato Catechesi e Disabilità
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Lunedì 23 settembre
Fare o essere catechista?
Quanto conta la relazione autentica con l’altro per essere veri annunciatori del Vangelo?
Sonia Marcon

psicologa, docente dell’Istituto Universitario Salesiano Venezia

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NUOVE NOMINE PER LA CATECHESI IN DIOCESI

Dal sito della Diocesi: www.diocesifaenza.it
Il settore diocesano catechesi ha dei nuovi incaricati

Lo scorso 30 aprile il vescovo Toso ha affidato a don Massimo Geminiani il settore diocesano della catechesi, in qualità di incaricato; 

nello stesso tempo il prof. Marco Piolanti è stato nominato vice incaricato.

Insieme a Cesare Missiroli, vice incaricato per catechesi e disabilità, si forma una equipe di lavoro diocesana per la trasmissione della fede a bambini, ragazzi, adulti.

Le nomine si sono rese necessarie in seguito alla morte di don Antonio Taroni, che precedentemente ricopriva.

Catechesi CAA Faenza

Il 7 dicembre 2018 Mons. Vescovo ha nominato il fedele laico Cesare Missiroli Vice Incaricato del Settore Catechesi per le persone con disabilità
In questo modo, all'interno del settore pastore diocesano che si occupa della catechesi e della trasmissione della fede a bambini, ragazzi, adulti, sarà presente anche una persona espressamente dedicata alle persone con disabilità.

Cesare Missiroli è membro della Commissione per la Catechesi della Disabilità presso l'Ufficio Catechistico Nazionale CEI e presidente dell'Associazione Autismo Faenza ONLUS.



Carissimo Don,
il nostro cammino spirituale, iniziato tanti anni fa, anche se oggi mi sembrano troppo pochi, mi porta a dire: “Grazie, Signore, perché lo hai donato anche a me”.
Sei entrato nella mia vita e nel mio cuore, in un momento non facile, come sapevi fare solo tu: da gigante buono, in punta di piedi, con discrezione, sottovoce, ed ad un tempo con concordiale autorevolezza.
Da allora mi hai accompagnata a conoscere la Bellezza infinita e l’Amore senza limiti del nostro Dio. Mi sono sempre sentita accolta e capita da te; quante volte hai guardato le mie ferite e le  mie debolezze, senza mai giudicarmi e mi sono sentita “ curata”.  Giustizia, rispetto, pazienza, attenzione, dolcezza, disponibilità, sensibilità, solidarietà, parole oggi in disuso e poco apprezzate dai più, per te erano vita quotidiana. Sei stato un Don speciale, perchè ricco di una umanità profonda, regalata a chiunque ne avesse bisogno, senza pregiudizi o discriminazioni. Sei stato un uomo autenticamente evangelico, ed il tuo sorriso rifletteva quanto fosse bello e trasparente il tuo cuore.
Nelle  “lectio” del mercoledì, che già rimpiango, ci mostravi che Gesù è il vero volto di Dio, Padre Buono, il quale anticipa sempre il suo amore per noi, e per il Quale, Egli che è Padre e Madre, il perdono è manifestazione di  Amore concreto. Il nostro è un Dio che ha lasciato “il cielo ” per piantare la sua tenda in mezzo a noi, e dimostrarci così, quanto siamo importanti per Lui, e per divinizzare la nostra fragile carne!
Sei sempre stato gioioso, perché – dicevi – “ il cristiano deve essere in ogni circostanza lieto, solo così può donare la Gioia, quella vera del Vangelo, la Nostra Bella Notizia!”
Durante le  settimane estive di preghiera e Sacra Scrittura, mi aiutavi a fare chiarezza dentro l’animo, perchè non mi capitasse di confondere il Dio dell’Amore e della Vita, con uno dei tanti idoli che abitano le nostre esistenze. Quanta nostalgia per la pace ed il silenzio di quei luoghi, ma soprattutto per i nostri confronti spirituali! Quante volte mi sono sentita dire: “sprigiona l’ umanità che lo Spirito Santo ti ha messo dentro! Accettati per quello che sei, perchè così ti ha sognata e voluta Dio, unica e irripetibile, come ognuno dei suoi figli. Il Dio dell’Amore e della Misericordia, non scarta nessuno, e noi per definirci suoi amici, non possiamo che vivere per amare ed avere compassione per chi  incontriamo: diversamente saremmo credenti per nulla credibili”. Mi ripetevi anche: “ non dimenticare mai, che Gesù ti ha già salvato e che la croce va letta come la più bella storia d’amore di tutti i tempi, e che sia mai stata scritta per l’uomo. A noi non resta che diventare sempre più responsabili, cioè dire al Signore il nostro “ sì, eccomi”, vivendo da custodi per i nostri fratelli e quindi prendendoci cura di loro.”E quando poi, avrei voluto rifiutare, o non volevo accettare, la fine della vita terrena di qualcuno, mi rincuoravi con queste parole:”  La morte,  non deve farti paura, perché è solo un Passaggio in Dio; al termine della vita biologica, Gesù in persona ti verrà incontro, ti prenderà per mano e ti accompagnerà dal Padre ed allora  inizierà la tua magnifica avventura nell’Eterno.”
Caro Don, ora che sei arrivato alla fonte dell’Amore,  dalla tua contemplazione senza fine, ricordati di noi che ti abbiamo voluto bene. Le tue  intercessioni ci consoleranno e sia nella preghiera che nella Eucaristia torneremo un cuor solo.
Concludo, usando le stesse parole, che ogni settimana ci inviavi a chiusura della “lectio” e che ci ripeteremo, sentendoti ancora fra noi:
“un abbraccio gioioso, a presto,et etiam pro me orate!”
                                                                                      Faenza, 4 marzo 2019
                                                                                                        Maura
TU SEI VITTORIOSO SUL TEMPO
(Anastasio Card. Ballestrero)  

Si, al tuo passo, o Signore,
verremo con te giorno dopo giorno.
Faremo di te, del tuo mistero,
il ritmo della nostra vita.
Faremo di te, della tua luce, il nostro sole.
Faremo di te, della tua bontà, il nostro amore.
Faremo di te, della tua passione,
la nostra fedeltà e la nostra pazienza.
Faremo di te, adoratore del Padre,
la nostra fede e faremo di te, Cristo, la nostra Eucaristia.
Si, tu sei grande, tu sei glorioso,
Tu sei misericordioso, tu sei il datore di ogni bene!
E nonostante le nostre ostinazioni,
Tu sei vittorioso sul tempo.
Vogliamo cantare questa tua vittoria,
ci vogliamo accostare a te vittorioso,
a te glorificatore del Padre.
Tu il vittorioso nonostante tutte le nostre sconfitte.
Tu il Santo, il glorificatore di Dio,
nonostante tutte le nostre miserie e debolezze,
nonostante tutte le nostre ribellioni.
Tu la nostra Eucaristia
che ci permette di trasformare
questo mondo nella casa di Dio,
nella casa del Padre,
quell’Eucaristia che ci permette
per la ricchezza del tuo mistero
di fare di questo nostro tempo
il tempo trionfale di Dio,
il suo trionfo, la tua vittoria.
Quanto ci consola pensare a te, o Cristo,
come la vittoria di Dio sul tempo!
Quanto ci consola pensare che anche noi in te
siamo costruttori della vittoria di Dio,
vittoria che farà del nostro tempo
il tempo in cui il Padre riceverà
ogni onore e gloria in te, suo Figlio!
E’ bello vivere il tempo così!
In te non c’è decadenza ma c’è un andare
verso la consumazione oltre il tempo.
Verrà così anche per noi
il giorno in cui traboccheremo
nel tuo mistero senza tempo
e riposeremo in pace
contemplando il tuo volto.
Tu ci hai creati per contemplarti  

un giorno così,
a faccia a faccia,
e soltanto così godremo la felicità eterna!
Amen

CATECHISTA CHI SEI? - 3

Da Il PICCOLO Faenza - il settimanale di informazione e cultura della Diocesi di Faenza-Modigliana - n. 35 del 28 settembre 2018

CATECHISTA ANNUNCIATORE DI CRISTO NELLA CHIESA
"Ricordatevi che l'educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte e non ce ne mette in mano le chiavi". (S.Giovanni Bosco)
"La costante preoccupazione di ogni catechista - quale sia il livello delle sue responsabilità nella Chiesa - deve essere quella di far passare, attraverso il proprio insegnamento e il proprio comportamento, la dottrina e la vita di Gesù. Egli non cercherà di fermare su sé stesso, sulle sue opinioni e attitudini personali, l'attenzione e l'adesione dell'intelligenza e del cuore di colui che sta catechizzando; e, soprattutto, non cercherà di inculcare le sue opinioni e opzioni personali, come se queste esprimessero la dottrina e le lezioni di vita del Cristo.

CATECHISTA CHI SEI? - 2

Da Il PICCOLO Faenza - il settimanale di informazione e cultura della Diocesi di Faenza-Modigliana - n. 34 del 21 settembre 2018

CATECHISTA TESTIMONE DELLA BUONA NOTIZIA
"L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, è perchè sono testimoni. Egli prova in effetti una istintiva avversione per tutto ciò che può apparire come inganno, facciata, compromesso. In questo si comprende l'importanza di una vita che risuona veramente del Vangelo!". Un famoso passaggio, questo, del discorso fatto da papa Paolo VI ai membri del Pontificio Consiglio per i laici nell'ottobre del 1974 e ripreso l'anno successivo nell'Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi più che mai attuale.