UNA SCALA CON TUTTI I PIOLI ovvero un cammino senza interruzione

Da Il PICCOLO Faenza - il settimanale di informazione e cultura della Diocesi di Faenza-Modigliana - n. 17 dell'8 maggio 2015
Ho letto che l'educazione alla vita cristiana è come una scala a pioli. Se mancano dei pioli, soprattutto i primi, la scala è inservibile.
Per questo è urgente riflettere sull'attività programmata per l'iniziazione alla vita di fede.
Nella pastorale tradizionale si riscontrano vuoti o interruzioni che non permettono di pensare a un cammino continuo fino alla maturità di fede. Per  esempio dal Battesimo alla prima elementare, per la gran parte dei bimbi, non c'è un' attività di formazione alla vita di fede molto convincente. 
Poniamo una buona attenzione agli anni così detti “dei sacramenti” lasciando gli altri anni alla buona volontà dei catechisti.
È inutile dire che in questo modo l'educazione cristiana risulta molto frammentaria. Spesso senza efficacia.
Questa modalità di intervento poteva andare più che bene al tempo in cui quasi tutte le famiglie uscivano di casa solo per andare verso la chiesa. Ma i tempi nuovi ci presentano tante difficoltà e molto diverse. La crisi della famiglia è sotto gli occhi di tutti. Non solo per la sua precaria stabilità, ma per la sempre più crescente necessità di porre l'attenzione a provvedere ai mezzi materiali. Molti genitori “non hanno tempo” per occuparsi dell'educazione religiosa, altri non si sentono in grado di farlo oppure non lo ritengono necessario.
Così, quando i bambini vengono accompagnati in parrocchia per iniziare il cammino, hanno una preparazione assai diversa tra di loro. Alcuni conoscono gli elementi fondamentali della fede, altri sembrano del tutto spaesati o addirittura “piccoli atei” come si è espresso, tempo fa, mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini.

Il documento “Incontriamo Gesù”, orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia, offre alcune sollecitazioni che qui riportiamo.

L’educazione – o formazione – permanente della fede ha carattere biblico, liturgico, caritativo, spirituale. Coltiva l’approfondimento della dottrina sociale della Chiesa. Suppone sempre la catechesi di iniziazione. (IG n. 23).

«Per iniziazione cristiana, in generale,  si può intendere il processo globale attraverso il quale si diventa cristiani. Si tratta di un cammino diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto della Parola di Dio, dalla celebrazione dei Sacramenti di Dio, dall’esercizio di carità e dalla testimonianza dei discepoli del Signore attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana, si impegna a vivere come figlio di Dio, ed è assimilato, con il Battesimo, la Confermazione e l’Eucarestia, al mistero pasquale di Cristo nella Chiesa».
La trama dell’iniziazione cristiana è quindi intessuta da quattro esperienze vitalmente connesse: la catechesi, che introduce ad una conoscenza organica del messaggio cristiano e alla fede in Cristo; riti e celebrazioni, che scandiscono e arricchiscono il cammino spirituale; esercizi ascetici e penitenziali, che sostengono la conversione del nuovo credente e lo aiutano ad esercitarsi nella vita cristiana, soprattutto nella carità; l’accompagnamento materno della comunità, che accoglie il nuovo credente, lo sostiene e lo introduce progressivamente nella propria vita comunitaria.
In questo orizzonte va sottolineata la centralità dell’assemblea domenicale, espressione dell’ordinarietà della vita comunitaria e della dimensione essenziale dell’Eucaristia (IG n. 49).

Come si vede, gli ultimi “Orientamenti” pubblicati dalla Conferenza Episcopale Italiana prevedono un “processo globale” con un inizio e una conclusione che abbia come meta finale il raggiungimento della mentalità cristiana.

Per questa ragione la bozza di progetto che l'Ufficio Catechistico Diocesano ha diffuso per la riflessione da parte delle comunità parrocchiali, prevede un itinerario che prendendo le mosse dalla celebrazione del Battesimo, porti alla solenne professione di fede prevista per i giovani diciottenni.

Per l'Ufficio Catechistico
don Antonio
(2 - continua)